I punti (o puntini, o talvolta puntolini) di sospensione o (nel parlato) tre puntini sono un segno di punteggiatura, costituito graficamente da un gruppo di tre punti consecutivi, scritti orizzontalmente. Si tratta di un segno di pausa e quindi nella lettura corrisponde a un intervallo fonetico paragonabile a quello di una virgola.

Si usano anche nelle citazioni testuali per indicare una parte omessa; in tal caso si chiamano punti di omissione e sono racchiusi tra parentesi quadre: [...].

Utilizzo

I punti di sospensione hanno vari utilizzi:

  • Segnalano una "sospensione" nel discorso (da cui il nome), come una frase non conclusa, un'esitazione o un accenno lasciato volutamente indefinito (figura retorica della reticenza o della sospensione). Sono utilizzati anche per riprodurre l'andamento spezzato ricco di pause della lingua parlata. Sono attaccati alla parola che li precede e sono seguiti sempre da uno spazio a meno che il carattere successivo non sia una parentesi di chiusura o un punto interrogativo.
  • Se posti alla fine di una frase si riprende con la lettera maiuscola, nel caso contrario con la minuscola. Esempi:
    • «e qualcosa che va e tropp'altro che non passerà la cruna... / Occorrono troppe vite per farne una.» (Eugenio Montale, "L'Estate", in Le occasioni, 1939)
    • «Ella è… non è…» (Dante, Divina Commedia, Canto settimo del Purgatorio)
  • Segnalano anche la "sospensione" di una parola che pronunciata per esteso risulterebbe volgare, di turpiloquio o una imprecazione. In questo caso i puntini sono attaccati alla parte antecedente o seguente del termine. Esempi:
    • "vaffa…"
    • "…zzo"
  • Se sono soli in una frase, i punti di sospensione indicano sorpresa e stupore: non è raro trovare questo utilizzo nei romanzi e nelle opere di narrativa in genere.
  • I punti di omissione, convenzionalmente sempre in numero di tre, si adoperano fra parentesi quadre per indicare in una citazione testuale la deliberata omissione di una parte di testo originale; questo utilizzo è frequente nei libri di studio, in cui non si possono riportare brani integrali di un'opera ma solo i passaggi salienti. S'impiegano anche nelle trascrizioni diplomatiche per segnalare una lacuna nel testo conservato (in genere, si mettono tra parentesi quadre tanti puntini, quante sono le lettere cadute o illeggibili).
  • I puntini sospensivi indicano inoltre iterazione, come nel caso di formule matematiche come 1 2 3 . . . 9 10 = 55 {\displaystyle 1 2 3 ... 9 10=55} , che significa "la somma di tutti i numeri interi da 1 a 10 è uguale a 55", o nelle elencazioni di elementi di una successione come 1, 2, 3, , n (i numeri da uno a n).
  • In messaggistica (sms, chat, commenti sui social network…) i puntini sospensivi possono significare silenzio dovuto a disaccordo, disapprovazione o confusione.

Caratteri

I puntini di sospensione vengono spesso inseriti come punti. In Unicode esiste il carattere '…' (HORIZONTAL ELLIPSIS, U 2026).

In HTML corrisponde all'entità , mentre in TeX sono presenti \ldots e \cdots.

Su Windows i puntini di sospensione possono essere inseriti in un unico carattere con Alt 0133 utilizzando il tastierino numerico.

Note

Voci correlate

  • Punteggiatura
  • Ellissi (figura retorica)
  • Pausa (linguistica)

Altri progetti

  • Wikiquote contiene citazioni sui punti di sospensione
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sui punti di sospensione

Collegamenti esterni

  • Luca Cignetti, Puntini, in Enciclopedia dell'Italiano, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011.
  • Punti di sospensione, in La grammatica italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.

quando si usano i punti di sospensione Calzari Alati

Puntini di sospensione significato e utilizzo nellamore

Dopo I Puntini Di Sospensione sumelina

Punti in sospeso Amici nei Sogni

PUNTI DI SOSPENSIONE Illustrazione on Behance