Veturia (fl. VI secolo a.C.) è stata la madre di Gneo Marcio Coriolano, eroe romano della prima repubblica.

Il racconto

La leggenda narra che nel 490 a.C., il figlio, per vendicarsi di essere stato cacciato da Roma per non aver sfamato la plebe durante una carestia, si alleò con i suoi vecchi nemici, i Volsci, e si riversò su Roma con il nuovo esercito.

I tentativi diplomatici romani di fermarlo fallirono, e quando si trovò minacciosamente vicino a Roma, decisero di inviare la madre e la moglie Volumnia, le quali furono le uniche a riuscire a placare l'ira di Coriolano.

Plutarco, a differenza di Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso, nelle Vite parallele la chiama Volumnia e non Veturia, probabilmente confondendo il suo nome con quello della nuora.

Bibliografia

  • Giovanni Boccaccio, Libro Delle Donne Illustri, traduzione di Giuseppe Betussi, Pietro de Nicolini da Sabbio, 1547, pp. 63-65.

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Veturia

Veturia, Volumnia en Coriolanus (wandschildering in De Zaal in het Huis

Doamna Veturia

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